Non sai qual è la differenza tra lumache e chiocciole e vorresti capire per quale motivo spesso vengono definiti entrambi allo stesso modo? In realtà non esiste alcuna “somiglianza”, se non per il fatto che sia la lumaca che la chiocciola sono lenti.
La prima diversificazione siamo certi che ti lascerà a bocca aperta. Probabilmente hai da sempre sbagliato ad identificare le lumache dalle chiocciole, anzi siamo quasi certi che tu le abbiamo proprio confuse. Sei già curioso di saperlo, non è così?
Tutte le differenze tra le lumache e le chiocciole
Come promesso ti spieghiamo per quale motivo tu possa aver confuso entrambi i molluschi (si, perché sulla loro tipologia e identificazione non c’è alcuna differenza).
La lumaca è senza conchiglia, eccola nella prima immagine:

La chiocciola ha la conchiglia, proprio come nell’immagine qui sotto:

Ammettilo, anche tu sbagliavi a distinguere le lumache dalle chiocciole.
In cosa si somigliano le lumache e le chiocciole?
Prima di osservare le altre differenze tra lumache e chiocciole, ti vorremmo far notare che entrambi:
- Sono molluschi denominati gasteropodi terrestri;
- Producono la bava che gli consente di strisciare per terra, difendersi da agenti (nemici);
- Sono molto lenti;
- Amano gli ambienti umidi;
- Sono soggetti a ermafroditismo (ovvero si possono riprodurre contemporaneamente o appunto l’un con l’altro);
- Preferiscono uscire di notte piuttosto che di giorno;
Nonostante non vi siano particolari differenze tra le lumache e le chiocciole, entrambe possono ritenersi molluschi “pericolosi”. Ad esempio, mangiare gasteropodi crudi fa male o peggio ancora, si può morire.
Tale situazione potrebbe verificarsi a causa degli alimenti vegetali di cui si cibano entrambi i molluschi.
Cosa cambia tra lumache e chiocciole nei dialetti?
Dopo aver visto quali sono le differenze tra le lumache e le chiocciole, un altro cambiamento lo notiamo nel linguaggio verbale. I lumaconi provengono dal latino limax (probabilmente per via del loro termine poco conosciuto limaccia), mentre in dialetto veneto “imèghe”.
Mentre le chiocciole sempre nella Regione italiana del nord-est sono chiamate “s–ciosi”. Quanto al linguaggio latino sempre quest’ultime provengono dalla parola “clocèa”.